Domande Microbiologia Virus
1.
Il ciclo re plicativo virale è diverso da virus
a virus, ma i microbiologi hanno individuato sei momenti peculiari , simili per
ogni virus e fondamentali per la replicazione. Chiave è la sintesi di proteine
virali, per cui il virus dovrà prima produrre o possedere mRNA, fondamentale
per la traduzione delle proteine. La replicazione avviene all’interno della
cellula infetta, in quanto il virione e la capsula vengono persi. Distinguo le
infezioni in due modi: improduttiva e produttiva, a seconda se si avvia o no la
replicazione del virus. Innanzitutto
avviene il contatto tra cellula ospite e il virus, quest’ultimo possiede degli
antirecettori sulla superficie del virione ( virus animali ) o delle spikes
sulla capsula che si legano con recettori cellulari bersaglio. I recettori
cellulari sono di solito proteine,presenti sulla cellula per altri scopi, ma
bersaglio degli antirecettori. I bersagli definiscono il tropismo del virus.
Successivamente all’attacco il virus penetra nella cellula, per endocitosi la
maggior parte dei virus nudi, per fusione con la membrana i virus con il
peplos, o ancora per endocitosi e poi successiva fusione con la membrana
endosomiale. Poi il virus si spoglia, cioè viene gudato sul sito di attacco e
si libera del capside. In seguito il virus inizia a produrre macromolecole
specifiche-virus e replica il genoma. Dopo l’assemblaggio dei componenti lascia
la cellula ospite. Il periodo che intercorre tra la penetrazione del virus nelle
cellule e la maturazione della progenie virale viene definito periodo di
eclissi, non essendo il virus più reperibile come entità morfologica nella
cellula.
Il parvovirus viene a contatto con la
cellula ospite grazie ai recettori posti su di essa. Entra e penetra nel nucleo.
La sua replicazione dipende da alcune funzioni della cellula ospite espresse
durante la fase S del ciclo cellulare. La DNA pol ospite crea una catena
complementare di DNA a quella del parvovirus, successivamente questo DNA potrà
essere convertito in mRNA a opera della RNA pol della cellula ospite, o il DNA bi
catenario viene separato per produrre genomi della progenie. ( 28 Giugno 2013 )
3.
Le caratteristiche generali dei virus animali sono:
generalmente sono virus a RNA con simmetria elicoidale e provvisti di capside.
I virus dei batteri, o batteriofagi, hanno il virione organizzato in 6
possibili strutture, tra cui la più complessa struttura a T, una testa
contenente l’acido nucleico e un corpo costituito da fibre. Il fago si aggancia
con il corpo alla cellula e grazie ad un meccanismo di contrazione, immette il
genoma dentro la cellula. Questi virus, generalmente, seguono il ciclo litico.
Il virione può possedere essenzialmente tre tipi di struttura: icosaedrica,
elicoidale e complessa. Nel primo caso le unità strutturali sono i capsomeri,
che si uniscono a formare il capside icosaedrico, a forma quasi sferica. Nel
secondo caso la struttura e la morfologia del genoma, tipico a RNA, porta i
protomeri a assumere forma elicoidale. La differenza tra i due diversi tipi di
virus a RNA a singola elica sta nel loro ciclo riproduttivo:. I parvovirus sono
virus a DNA singolo. I poxvirus, virus grandi e con struttura complessa, è un
virus a DNA a doppio filamento. (26 Ottobre 2012 )
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