Ciclo di Krebs
Il ciclo di Krebs è un processo mitocondriale che avviene
negli organismi superiori e permette di ottimizzare e produrre ulteriore
energia partendo da una molecola di piruvato.
Il primo step è la conversione del piruvato in Acetil-CoA da
parte dell’enzima piruvato deidrogenasi, un complesso enzimatico che verrà
trattato a parte.
L’acetil-CoA può anche derivare dalla beta-ossidazione degli
acidi grassi ed entrare direttamente nel ciclo.
Questa serie ciclica di reazioni produce 38 molecole di ATP,
indirettamente, perché nel ciclo non viene prodotto direttamente ATP ( fatta eccezione
la conversione del succinil-CoA in succinato che potrebbe generare ATP,
normalmente si genera GTP ), ma produce coenzimi di ossidoriduzione che entrano
nella catena respiratoria mitocondriale, producendo ATP.
L’equazione energetica, dunque, è la seguente:
acetil-CoA
+ 3 NAD+ + FAD + GDP +
Pi + 2 H2O
→ CoA + 3 NADH + 3 H+ +
FADH2 + GTP + 2 CO2
Reazioni:
La prima reazione e la condensazione di claisen tra
acetil-CoA e ossalacetato, catalizzata dall’enzima citrato sintasi; questo
processo non sfrutta l’idrolisi di ATP e produce una molecola di citrato. Il
citrato è un prodotto fondamentale, poiché inibisce completamente la citrato sintasi, quindi se si accumula troppo citrato il ciclo si blocca al
primo step. La reazione è fortemente esoergonica, quindi irreversibile. Oltre
al citrato, come prodotto abbiamo una molecola di CoA-SH e come cofattore una
molecola d’acqua. Il coenzima A verrà riutilizzato nel corso della ciclo.
Il citrato, quindi, viene deidratato per produrre l’aconitato,
dall’enzima aconitasi. Aconitato, che
verrà subito reidratato sul C3 per produrre isocitrato, sempre ad opera dell’aconitasi.
L’aconitato dunque è un intermedio di reazione non isolabile.
L’isocitrato viene convertito in alfa-chetoglutarato, dall’isocitrato deidrogenasi. Questa
reazione produce CO ₂ e NADH o NADPH, infatti prima abbiamo l’ossidazione dell’isocitrato,
ossidazione che permetta la riduzione del NAD⁺. Anche questo meccanismo è
sottoposto a rigorosi controlli che verranno approfonditi in seguito.
L’alfa chetoglutarato, a questo punto, passa a Succinil-Coa,
per l’azione dell’alfa chetoglutarato
deidrogenasi. Anche questo processo porta alla formazione di anidride
carbonica e di NADH; come il passaggio precedente è sottoposto a controllo. Il
complesso di questo enzima ricorda molto la piruvato deidrogenasi.
Il succinil-Coa nel prossimo passaggio perde il coenzima A,
favorendo la formazione di GTP e di succinato. L’enzima che catalizza la reazione
è la succinil-CoA sintetasi. Il GTP è
coinvolto nei meccanismi di trasduzione del segnale,inoltre si genera una
molecola di CoA-SH, che rimane nei mitocondri per essere utilizzata nel ciclo.
Il succinato viene quindi ossidato a fumarato,perdendo due
protoni,che sono utilizzati per produrre FADH₂. L’enzima che viene usato è
la succinato deidrogenasi.
Ultimi due step, nel primo il fumarato è idratato a malato
ad opera della fumarasi, nell’ultima
reazione il malato è ossidato ad OAA, ossalacetato, pronto per iniziare un
nuovo ciclo. Questa reazione produce NADH. L’enzima coinvolto è la malato deidrogenasi.
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