Farmaci antivirali (Riassunti Slides)
Introduzione
Una buona
terapia antivirale non si basa sulla chemioterapia, ovvero sull’assunzione dei
farmaci conseguente la scoperta di un virus, infatti le caratteristiche
biologiche del virus, il parassitismo tra cellule e virioni non sempre sono
efficaci per sconfiggere l’invasore. Una buona terapia antivirale si basa sui
vaccini.
Bisognerebbe
agire su target specifici, quali enzimi virus specifici, esempio la
neuraminidasi, la RNA pol e la DNA pol, tipici delle particelle virali.
Il virione
prima deve penetrare la cellula. qui può essere bersaglio di vaccini, o
anticorpi.
Poi segue la
fase di assorbimento e penetrazione, dove nessun farmaco è attivo.
Un volta all’interno
della cellula il virione si deve svestire, rimuovendo il mantello proteico che
lo circonda, qui è bersaglio dell’amantadina.
Successivamente
si replica, sulla replicazione influiscono la maggior parte degli antivirali.
Si assiste
poi alla fase di produzione ed assemblaggio dei nuovi virioni, pochi farmaci
sono attivi in questa fase. Infine si ha la liberazione delle nuove particelle
virali, qui nessun farmaco è attivo.
Ogni
antivirale è caratterizzato da una spettro d’azione, ma non possono essere
utilizzati ampiamente perché possiedono una tossicità non irrilevante.
1.
Agenti coinvolti nell’inibizione dello
svestimento (primi stadi replicazione virale)
AMINOADAMANTANI
Amantadina:
è un’amina triciclica simmetrica, non inattiva il virus, ma ne impedisce la
penetrazione, la perdita del rivestimento virale, particolarmente efficace
contro una proteina virale, M2, del virus dell’influenza, quindi se
somministrata nelle prime 48 ore è efficace contro le malattie del tratto
respiratorio. Si pensa che agisca anche sull’assemblaggio dei virus.
Eliminazione
prettamente renale, dunque si richiedono aggiustamenti della dose in base alla
funzionalità renale (es:anziani).
Gli effetti
collaterali comuni sono disturbi GI, ma anche a livello del SNC, esempio
depressione, nervosismo, psicosi. Inoltre ipotensione ortostatica e collasso
cardiocircolatorio sono stati riscontrati.
Struttura
attività: la sostituzione del gruppo aminico, con un ossidrile, un tiolo, un
alogeno o un ciano gruppo comporta perdita di attività. Invece gli N-alchil e
N,N-alchil sono molto più attivi. (es:Rimantadina dalle 4 alle 10 volte più
attiva dell’amantadina)
La
tromantadina ha più sostituzioni, è attiva contro Herpes Virus. Agisce in tutti
i processi in cui sono coinvolte delle membrane, sia svestimento che
assemblaggio.
Il sistema
triciclico non sembra essenziale per l’effetto antivirale,infatti
biciclottilamina e ottilamina hanno un sistema diverso dal triciclico, quanto
invece fondamentale il gruppo amminico, sostituito e non.
2.
Farmaci che influenzano la trasduzione
ribosomiale
TIOSEMICARBAZONI
(NH2CSNHN-)
Possiedono
attività perché si pensa siano in grado di legare ioni metallici, usati come
cofattori in alcune reazioni enzimatiche.
Il
metisazone lega il rame e interferisce con la traduzione ribosomica del RNA.
RNA produce delle proteine errate, che non sono in grado di svolgere appieno il
loro compito.
Aumenta le quantità
di DNA virale, ma le cellule non subiscono danneggiamenti.
Attivo
contro poxvirus, vaiolo umano e bovino, rinovirus e virus dell’influenza.
Il
tiosemicarbazone della 2.acetilpiridina può essere usato contro l’HSV, potenzia
l’aciclovir.
Struttura
attività: questa classe di composti deve la sua attività al gruppo
tiosemicarbazonico.
FOSFONATI
Sono acido
fosfonacetico e fosfonoformico, inibitori della sintesi di DNA virale,
inibiscono infatti la DNA polimerasi virale del citomegalovirus e dell’HSV, con
una selettività di molto più alta a quella della DNA pol cellulare.
Sono infatti
analoghi del pirofosfato, inibendo l’enzima, non interagendo con il DNA. PFA somministrato nei
liposomi, per migliorarne la farmacocinetica.
Commenti
Posta un commento