2 DIURETICI OSMOTICI
Il
tubulo prossimale e il tratto discendente dell’Ansa di Henle sono completamente
permeabili all’acqua. Qualsiasi agente osmoticamente attivo (non può essere
riassorbito) che viene filtrato dal glomerulo, causa escrezione di acqua in
questi segmenti e promuove una diuresi.
Questi
agenti possono essere utilizzati per ridurre la pressione intracranica e per
promuovere la rapida rimozione delle tossine renali. Il prototipo di questi
farmaci è il Mannitolo.
Provocando
uscitad’acqua dai compartimenti intracellulari, i diuretici osmotici, causano
un aumento del volume dei liquidi extracellulari, una diminuizione della
viscosità del sangue e del rilascio di renina.
Provocano
anche l’escrezione di quesi tutti gli elettroliti. Mediante dilatazione
dell’arteriola afferente, aumentano il flusso renale.
Farmacocinetica: Sono dei farmaci poco assorbiti, questo significa che
devono essere somministrati per via parenterale. Se somministrati per via
orale, il mannitolo causa diarrea. Il mannitolo non viene metabolizzato e viene
escreto in seguito a filtrazione glomerulare in 30-60 minuti; non si osserva un
importante riassorbimento o escrezione.
Tossicità:
Questi farmaci si distribuiscono nei liquidi corporei extracellulari provocando
richiamo di acqua dai compartimenti intracellulari. Questo può causare edema
polmonare, iponatriemia (che causa nausea, vomito, cefalea), trombosi in caso
di fuoriuscita di urea nei tessuti. Non bisogna somministrare
3 DIURETICI DELL’ANSA
I
farmaci appartenenti a questa classe inibiscono il simporto (NKCC2) Na+-K+-2Cl-
a livello del tratto ascendente dell’ansa di Henle. La loro azione comporta una
maggiore escrezione di questi elettroliti, che richiamano acqua, poiché il
simporto si trova sulla membrana luminale.
L’efficacia
di questi inibitori è dovuta alla combinazione di due fattori:
-
circa il 25%
del Na+ filtrato, normalmente viene riassorbito in questo tratto
-
i segmenti a
valle del tratto principale ascendente non possiedono la capacità di
riassorbimento necessaria a recuperare il flusso di liquido escreto in uscita.
Attraverso
il loro meccanismo, rendono il filtrato particolarmente ipertonico, impedendo
il riassorbimento d’acqua nel tratto finale dei dotti collettori. Questo perché
lo spazio interstiziale, a livello dei dotti collettori è ipertonico, e
normalmente causa riassorbimento di acqua; cosa impedita da questi farmaci.
Questi
farmaci provocano un aumento del flusso renale ematico e un aumento della sua
ridistribuzione nella parte centrale della corteccia. Tuttavia, gli effetti sul
flusso ematico renale sono variabili. Questo aumento di flusso è causato dalle
prostaglandine (si ipotizza) e i FANS, di conseguenza, sono in grado di
bloccare questo loro effetto.
Farmacocinetica: Vengono rapidamente assorbiti. Sono eliminati per via
renale attraverso la filtrazione glomerulare e la secrezione tubulare. L’assorbimento
orale del Torsemide è più rapido (1 ora) della Furosemide (2-3 ore) ed è simile
alla somministrazione endovenosa. La
durata dell’effetto della furosemide e di circa 2-3 ore e quella della
torsemide di 4-6 ore. L’emivita dipende dalla funzione renale.
Da
quando i diuretici dell’ansa agiscono sul lato tubulare del tubulo, la loro
attività diuretica è correlata con la loro secrezione dal tubulo prossimale
(OAT3 e in parte OAT1). La riduzione della loro secrezione può essere
conseguenza di somministrazione contemporanea di farmaci, come FANS, che
competono per la secrezione nel tubulo prossimale.
La
Torsemide ha almeno un metabolita attivo con un emivita considerabilmente più
lunga rispetto al composto genitore.
Tossicità: La
maggior parte degli effetti collaterali di questi farmaci è dovuta ad
alterazioni del bilancio idrosalino: ipomagnesemia, ipokaiemia, alcalosi
metabolica, iperuricemia, carenza di sodio.
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